L’altra faccia della guerra: lo scontro digitale

La guerra tra Russia e Ucraina non si combatte solo sul territorio con gli attacchi armati ma anche sul fronte informatico dove le armi sono i software che si concretizzano in attacchi informatici e cyber-sabotaggi di varia natura agli Stati che supportano l’Ucraina.

L’Agenzia nazionale per la cybersicurezza ha lanciato un allarme anche per l’Italia, invitando amministrazioni ed enti governativi ad alzare al massimo il livello di sicurezza ponendo «massima attenzione alla posta elettronica, all’antivirus, ai siti esposti verso l’esterno.

Secondo Enrico Frumento, Senior Domain Specialist nell’area Cybersecurity del Cefriel (Centro di innovazione digitale italiano fondato dal Politecnico di Milano), “Il timore adesso è che, come già si è verificato in passato, ci siano malware dormienti pre-installati nelle principali infrastrutture critiche europee, scritti ad-hoc e silenti e quindi non individuati, ma pronti ad attivarsi a comando”.

Il malware HermeticWiper, uno dei virus russi scoperto in Ucraina pochi giorni fa, è un data wiper pensato per distruggere totalmente i dati del sistema, così da renderne impossibile il futuro recupero e minando al contempo il funzionamento del sistema operativo.

Un incidente informatico di questo tipo, in assenza di idonee procedure di sicurezza, potrebbe avere un impatto devastate per la malcapitata azienda “attaccata” dal virus

In questa situazione ciascuna azienda, a prescindere dalla propria dimensione, dovrebbe prepararsi prudenzialmente allo scenario peggiore, analizzando le proprie vulnerabilità informatiche e mettendo in atto tutte le contromisure per sanarle rapidamente.